VIAREGGIO. “Respingo con sdegno ed una punta di amarezza le parole del consigliere Alessandro Santini sulla delibera del 9 ottobre scorso della giunta comunale che stanzia i 900mila euro concordati per il finanziamento della Fondazione Carnevale: se dovessimo misurare da questo l’amore dell’ex presidente della Fondazione per il Carnevale e il suo senso delle istituzioni direi che abbiamo fatto benissimo a sostituirlo”. Questa la replica di Glauco Dal Pino, assessore alle relazioni con le fndazioni, al consigliere comunale del Pdl Alessandro Santini.
“La sostituzione del segretario generale col vicesegretario nelle sue funzioni in caso di impedimento, anche banale, è una prassi costante del Comune e lo fu anche della giunta Lunardini: i casi da citare sono innumerevoli. La lettera del Ministero dell’Interno, peraltro, non toglie nulla alla validità dell’atto che, quindi, non dovrà ritornare nuovamente in giunta per una convalida che, ripeto, non è assolutamente necessaria.
“Ci sono due modi di fare opposizione: la prima è seria e costruttiva e consiste nel pungolare l’Aaministrazione comunale incitandola a far meglio, la seconda è distruttiva. Mi pare evidente che Alessandro Santini abbia deciso di iscriversi alla seconda categoria, passando anche lui ad sparare a zero a più non posso sui social media senza neppure conoscere il merito delle questioni e senza valutare che anche la Giunta Lunardini, da lui sostenuta, aveva tenuto tale comportamento in più occasioni.
“Peccato che abbia deciso di farlo sulla manifestazione che dice di amare di più, ma è evidente che, pur di poter avere visibilità su una posizione smaccatamente di parte, sia arrivato pure a strumentalizzare il Carnevale. In ultimo, nel suo intervento, il consigliere Santini sostiene che in relazione a tale delibera il neopresidente Stefano Pasquinucci ‘evidentemente, nonostante la la sua responsabilità patrimoniale, si fida della giunta che lo ha nominato’.
“Mi pare evidente che, candidamente, Santini stia ammettendo una cosa che tutti già conoscevamo, e cioè che lui da presidente della Fondazione Carnevale era abituato molto diversamente col ‘suo’ sindaco Lunardini, del quale mi pare palese che non si fidasse.”
